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Dintorni

Il Comune di Calderara di Reno

A pochi chilometri dalla Residenza "Le Magnolie" Cenni Storici Il Comune di Calderara e’ nella pianura bolognese in sinistra del Reno e il suo territorio, in passato esclusivamente agricolo, si è riempito, dalla meta’ del ’900, di insediamenti industriali ed artigianali. E’ centuriato dai Romani fin dall’epoca repubblicana. La planimetria del ComuneLa località Sacerno, detta in passato "Mezzomondo", e’ indicata come luogo dove Ottaviano Augusto, Marco Antonio e Marco Emilio Lepido si incontrarono, nel 43 Avanti Cristo, per spartirsi il mondo romano col secondo Triumvirato. Il territorio fu occupato dai Longobardi, cui si deve, probabilmente, il toponimo di Longara e poi bonificato dagli ordini religiosi insediati nel convento di Sacerno. Nel medioevo il Fundus Calidarius, fu feudo di una nobile famiglia, gli Ubaldini, chiamati "da Calderara" e poi Calderini. La testa di cervo e il fiore nello stemma comunale, provengono dall’araldica di queste famiglie. Nella biblioteca comunale "Biblioreno", sono raccolti…
Le barche di Legno Le barche attive da secoli nei vari passi lungo il Reno, erano di legno. La più conosciuta era quella del Trebbo, che univa il Comune di Calderara con la strada per Bologna e Corticella. Questa era simile a quella di legno, nella foto, che i fratelli Gasperini hanno condotto vicino Malacappa fin verso il 1935. Queste barche scorrevano lungo un cavo di canapa, per condurre i passanti da una parte all’altra del fiume. Il Ponte di Barche al Passo del Trebbo Negli anni 1932-33 furono sistemati gli argini e le golene del Reno dal Trebbo a Bagno. A Bonconvento poi fu costruito un ponte in pietra lungo il tracciato della "Traversale di Pianura" S. Giovanni in Persiceto - Budrio e le barche di legno circostanti cessarono la loro attività. Il Passo del Trebbo restava così l’unico in un tratto di dieci Km, da Bonconvento al Pontelungo…
ll Museo del Cielo e della Terra è il museo della scienza dell’area metropolitana bolognese. Nato nel 2000, è un museo diffuso: una struttura multicentrica che da San Giovanni in Persiceto (BO) si sviluppa in più poli nei comuni di Terre d’acqua, l’area posta tra Bologna e Modena, tra cui l’area di Riequilibrio ecologico Golena S.Vitale di Reno Il Museo possiede una delle aree astronomiche più importanti d’Italia, un orto botanico, una rete di aree naturali ricche di flora e fauna. E poi una ludoteca, il Laboratorio dell’insetto, il Laboratorio di scienza e tecnologia e il moderno Ecomuseo dell’acqua: un sistema complesso nato per divulgare la scienza al grande pubblico e alle scuole. Per saperne di più visita il sito del "Museo del Cielo e della Terra"
Villa Smeraldi A quindici chilometri da Bologna, nel cuore di un ampio parco all'inglese, Villa Smeraldi ospita dal 1973 il Museo della civiltà contadina della pianura bolognese. Il Museo è gestito, assieme alla villa e al parco, dalla Istituzione Villa Smeraldi costituita dalla Provincia di Bologna e sostenuta dai Comuni di Bologna, Bentivoglio e Castel Maggiore. Il museo offre: al visitatore: migliaia di testimonianze del lavoro e della vita nelle campagne bolognesi tra Ottocento e Novecento alle scuole: una ricca programmazione di attività didattiche ad enti e privati: una sala per convegni dalle pareti e dal soffitto splendidamente affrescati Il museo All'interno del museo sono conservate migliaia di testimonianze materiali della storia del lavoro e della vita dei contadini, dei braccianti e degli artigiani della pianura bolognese tra Ottocento e Novecento con esposizioni permanenti dedicate alle colture caratterizzanti quest'area, come la canapa e la barbabietola.Un'intera sezione del museo è dedicata…
A pochi Km dalla "Residenza Le Magnolie" potete visitare il Museo e la Fabbrica della prestigiosissima Ducati fiore all’occhiello non solamente dell’industria bolognose ma anche nazionale. La Ducati è storia. Ducati è un sogno nato a Bologna nel 1926. Da allora l’azienda si è trasformata, passando da ditta a conduzione familiare che produceva piccoli componenti per radio, a un brand di moto e intrattenimento conosciuto in tutto il mondo. Meno di dieci anni fa il management di Ducati ha deciso di investire su un Museo Ducati per raccontare al mondo intero le gesta di moto e piloti leggendari, che hanno scritto la lunga e vittoriosa storia dell’azienda. Il museo è stato aperto nel 1998 ed è diventato come una seconda casa per tutti i Ducatisti, un monumento a tutto ciò che è stato e che rappresenta oggi il marchio Ducati. Se vuoi saperne di più sulla storia e tradizione della…
Area di Riequilibrio Ecologico Superficie: 69 ha Province e Comuni interessati: Bologna (Bologna, Calderara di Reno, Castel Maggiore) Il sito è localizzato nella periferia Nord della conurbazione bolognese e comprende un tratto di circa 2 km del fiume Reno, con le relative golene, che inizia circa 500 metri a Nord dell’Autostrada e si estende verso valle oltre il ponte della ferrovia fino ad una strada di cava che attraversa il fiume. All’interno dell’area direttamente sottoposta alle dinamiche idrauliche del corso d’acqua, ma delimitata sulle rive da arginature inerbite, è insediata un’estesa formazione boschiva igrofila dominata da Salice bianco e Pioppo bianco. Nella parte centrale della golena sinistra sono presenti depressioni circondate da vegetazione igrofila che si inondano in occasione di eventi meteorici e piene e che tendono poi a prosciugarsi gradualmente nei mesi estivi. Negli spazi golenali più esterni sono presenti prati stabili, raramente sottoposti a sfalcio, in parte interessati…
Autodromo di Imola "Enzo e Dino Ferrari" storia di passioni Gli Imolesi sono la conferma che i romagnoli hanno "il motore" nel sangue: già nell’immediato dopoguerra gli appassionati improvvisavano le prime corse lungo i viali cittadini, con tanto entusiasmo e pochi soldi. Il salto di qualità avviene nel 1950 quando un agguerrito gruppo di sportivi realizza finalmente il sogno di un circuito stabile, utilizzando l’area racchiusa fra la sponda destra del fiume Santerno , il Parco delle Acque Minerali e le prime colline, sfruttando la presenza di alcune carrozzabili di campagna. Il progetto iniziale prevedeva un circuito di circa 4 km, che fu portato successivamente a 5 km. grazie ad un raccordo che dalla curva Tosa portava alla Piratella. Il tracciato asfaltato, largo 9 metri, inanellava sedici curve con raggio variabile dai 36 ai 6 metri per un totale di 5017 metri. Il 19 ottobre 1952 - praticamente ad asfalto…

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